sabato 16 febbraio 2008

La scrittura del sé

Un'amica mi ha mostrato del materiale recuperato ad un corso di aggiornamento tenuto da un docente di nome Roberto Pittarello. Egli ritiene che in classe sia da promuovere l'attività di scrittura innanzitutto per dare espressione alle proprie emozioni. La chiama "scrittura del sé" ed attraverso dinamiche molto semplici, con la creazione di diari fatti a mano dai ragazzi e personalizzati nelle forme e nei colori, invita gli allievi ad iniziare a raccontarsi. Gli scritti vanno poi letti almeno dal docente e, con i racconti più significativi prodotti da ciascun ragazzo, andrebbe allestita una mostra o una serata. Secondo Pittarello, infatti, si scrive per espriemere se stessi ad altri, in altre parole, si scrive per essere letti.
Che ne dite? Avete avuto esperienza simili o che confermano/smentiscono quest'idea?

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